14 Set Fringe benefit: non rientrano i rimborsi erogati ai dipendenti per la ricarica delle auto elettriche presso la propria abitazione
Con la risposta all’interpello n. 421 del 25 agosto 2023, l’Agenzia delle Entrate ha chiarito che non costituiscono fringe benefit, ma redditi di lavoro dipendente soggetti a tassazione, i rimborsi che il datore di lavoro eroga ai propri dipendenti per le spese di energia elettrica utilizzata presso le proprie abitazioni per la ricarica degli autoveicoli agli stessi assegnati ad uso promiscuo.
Nel caso di specie, la Società istante spiegava di voler rinnovare il proprio parco auto aziendali concesse in uso promiscuo ai dipendenti con automezzi elettrici e chiedeva il corretto trattamento fiscale del rimborso delle spese per la ricarica effettuata presso la propria abitazione da parte dei lavoratori relativamente:
- ai consumi di energia,
- all’installazione delle colonnine di ricarica.
L’Agenzia ha chiarito che:
- i rimborsi erogati dal datore di lavoro al proprio dipendente per le spese di energia elettrica finalizzata alla ricarica dei veicoli assegnati in uso promiscuo costituiscono reddito di lavoro dipendente da assoggettare a tassazione, non rientrando tra i beni e servizi forniti dal datore di lavoro (c.d. “fringe benefit”);
- l’installazione delle infrastrutture (wallbox, colonnine di ricarica e contatore a defalco) effettuata presso l’abitazione del dipendente rientra tra i beni che vanno separatamente valutati al fine di stabilire l’importo da assoggettare a tassazione quale reddito di lavoro dipendente.
L’infografica a questo link.
